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Archivio mensile:luglio 2011

Il titolo potrebbe risultare scontato. La foto anche. Quinta volta a Berlino, il motivo è sempre quello, la scusa è buona per vedere gli amici che incontri due volte all’anno ma che valgono più di quelli che incontri tutti giorni a casa tua. Ci sto bene, ci stiamo bene. Buon appetito.

E’ tutto qua.

Mangiato tutto? Sono le 22.18 e sono ancora sveglio. Cazzo dovrei essere a dormire, domani mi sveglio all’alba, lavoro, treno per Torino, saluto Boso e poi via a Ravenna a vedere La Dispute e Touché Amoré. Se non sai chi sono fai copia e incolla su Google, tanto sicuro non ti piaceranno. 500 e passa km per vedere un concerto. Era troppo che non ne vedevo uno, droga, al pari dell’inchiostro sottocutaneo. Oggi di quello ho avuto la mia dose, rosso sangue. Domani sarà la volta di occhi e orecchie. Che poi tutta sta roba che cazzo c’entra con Berlino?

“Il tempo guarirà tutto. Ma che succede se il tempo stesso è una malattia?”

Queste le ha fatte mio papà durante una gara di bob sulla celebre pista di Breuil Cervinia, credo fosse fine anni ’80. Le ha fatte con una macchina a soffietto che sembra uscita dalla soffitta di tua nonna. C’era ancora la DDR.

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Le vacanze al mare sono le vacanze di tutti. E’ così dagli anni ’60. Certe volte si fa finta di star bene, rinvigoriti da un sole caldo e distante. Lo stesso che fa vendere le creme protettive. Come se avessimo bisogno di essere protetti dal sole.

“Dormire era solo trascinarsi dietro la fatica
di averlo già fatto troppe volte
ma non ci sono molte alternative
quando non vuoi cambiare le cose.”

Yashica FX-3 + Kodak Portra 400 nc

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