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Archivio mensile:gennaio 2012

Quella sera Layne ha fatto la cena perchè aveva trovato lavoro. Cioè non che sia disoccupato ora, nel senso ora lavora e quella sera voleva condividere la sua gioia con noi. Almeno credo. I Clash lo cantavano anni fà, ma tutto torna, noi siamo fortunati, pastori nel gregge, ma fino a quando? Non ho tutta sta voglia di esaminare robe ora. Ho il mio whisky, la musica e un letto che mi aspetta. Si sono egoista e penso a me. E tu invece? Cazzo pensi? Siamo tutti uguali, non è che risolvi i problemi del mondo se ci pensi, tanto in giro per le città c’è scritto che Gesù sta arrivando. Ok, ma dove? E con che mezzo poi? Non è che Gesù arriva con il carretto, cioè non me lo immagino,siamo nel 2012 cazzo avrà almeno un Murcielago, o una di queste qua che si è fatto fare dal suo amico Lapo, comunque non ci credo mica totan. Vabbè vorrei parlare ancora ma mi sto consumando da solo quindi buonanotte. Maledetto Bowmore.

Minolta XD7 + Lomo bw 400

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Quest’anno l’inverno è arrivato tardi, intimorito da quel sole che a fine novembre sembrava di stare più o meno a fine settembre. Si va a camminare allora, con Francesco e Rob dopo una notte di lavoro, due brioches al volo e un caffè. La colazione vera ci aspettava negli zaini, una bottiglia di Enfer, formaggio, mocetta e un pò di pasta. Non abbiamo incontrato nessuno quel giorno, solo le campane che ci hanno suonato la partenza da Blavy, nel pieno risveglio della Valle, quasi che non ci volevano lì e in effetti una volta in cima è stato difficile andarsene, si stava divinamente, cullati da quel panorama presque infini e con lo stomaco pieno. Una giornata di cuore, di compagnia. Una bella giornata.

Canon Eos 1D Mark IV

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La meta era il Bivacco Ravelli, 2860 mt. Era quella perchè a quel bivacco io e René non ci siamo mai arrivati. L’abbiamo visto, laggiù, a qualche centinaia di metri da noi. Pensavamo a una camminata post autunnale, neve si ma poca e compatta. Invece superati il bosco di Truche con i suoi larici secolari e il vallone dell’Invergnan ci siamo ritrovati affacciati su una vallata stupenda dove la passata nevicata aveva resistito, e molto bene. Peccato non aver avuto dietro gli sci. Abbiamo così optato per una meta molto meno ardita e più facilmente raggiungibile, una piccola cresta ai piedi del ghiacciaio dell’Invergnan, proprio sotto la Grande Rousse Sud (3572 mt). La modestissima cresta Pervinca, a circa 2700 mt. Foto e discesa per un fugace pranzo al sole di Dicembre, con una dose considerevole di “se” e “ma”, classica birretta nel bar di Valgrisenche e ritorno a casa. Una bella domenica mattina, preludio di una serata senza tempo.

Canon Eos 1D Mark IV

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