Anni fa insieme a René provammo a raggiungerlo, ma la neve era già troppa e così dopo un pranzo freddo tornammo indietro. Quest’anno invece ci siamo tornati, abbiamo festeggiato la fine di una finta estate che ai telegiornali non è piaciuta ma a me si, si è solo spostata di qualche giorno più in là, mescolata all’autunno, nessuno l’ha riconosciuta. Non sono mai contenti quelli lì che danno le notizie, il caldo è sempre troppo caldo e il freddo pure, ma i paletti li abbiamo messi noi no? E allora che cazzo ti lamenti se il sole non scalda e la neve non scende? Lamentati che non riesci a entrare nel garage con il macchinone o che c’è la coda in tangenziale, di quello lamentati. Ma è un lamento che lascia il tempo che trova, perchè tanto il pane in tavola c’è sia a pranzo che a cena, a colazione no perchè le merendine sono più comode. Lamentati che non puoi volare nella suite da 23.000 dollari di Singapore Airlines. Le basi cazzo. Le basi sono scappate per lasciar posto alle rate che vi fanno felici, con quelle te la compri la vita, con le rate dico. Lavora, rateizza, vivi e muori. Che poi devi fare le rate pure per il funerale. E allora che cazzo ti sei comprato? Lo spazio sul giornale locale e qualche parola di circostanza. Bisognerebbe che le scuole dedicassero più tempo all’aria aperta, alle gite, alle scoperte, che tanto le piramidi te le vai a vedere quando vai in vacanza a Sharm El Sheikh e il colosseo tra poco crolla. E dal ’40 al ’45 non è successo niente.
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