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Archivio mensile:ottobre 2014

001627530021Una e quarantanove. Sono giorni che ascolto e sento una canzone che parla del futuro facendolo sentire già arrivato, accarezzandolo con guanti di seta e facendolo sanguinare come ferito al cuore da un’arma bianca. Una canzone che è grande nelle parole e nella musica, che mi si cuce addosso meglio dell’inchiostro, strano per un nostalgico assente. L’esposizione di questa pellicola è solo una scusa per parlare del presente in una tipica serata autunnale fatta di nuvole basse, pioggia, fuoco e Scotch. Le fotografie raccontano storie, la musica le accompagna, le parole le descrivono. Soggettivo. Le parole vanno sorseggiate. Soffermarsi sulle cose nel 2014 non ha più senso, il TEMPO non esiste più e i premi sono già destinati a chi sa muovere meglio la lingua, a quelli che si accontentano della bigiotteria e della felicità imposta dal volantino del discount. Retorico. Eppure nel 2014 sono circondato da scelte inutili, da posizioni, da mille perchè e da stronzate sublimi ma sono felice di chi ho accanto, delle risposte, della musica e dei libri, dei vizi, delle stagioni che vanno e vengono, della Natura e degli stimoli che richiedono TEMPO per essere evasi e consumati, nonostante gli errori e il via vai nella stanza. Meno male che c’è la luna. Respiro, sputo, inspiro. Galleggio nelle belle parole e nell’ispirazione, pensando a quello che è stato, con il volume alto nelle casse, il cellulare a zero e il bicchiere mezzo pieno. Ma poi in fondo chi cazzo se ne frega, abbiamo le firme, i social network, i motori potenti, i tutorial, gli ansiolitici, i telefoni da mutuo e Laura Pausini. Parole alla polvere. In fin dei conti ho quasi trent’anni e l’inverno è alle porte.

“Cari ascoltatori, vi dico solo questo: che Dio vi benedica! Quanto a voi bastardi al potere, non sperate che sia finita! Anni che vanno, anni che vengono e i politici non faranno mai un cazzo per rendere il mondo un posto migliore! Ma ovunque nel mondo, ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni e tradurranno quei sogni in canzoni. Non muore niente di importante questa notte, solo 4 brutti ceffi su una nave di merda! L’unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte! E saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo!”

Canon Eos 1n + Kodak Gold 200

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