il prezzo è dentro la prima pagina.

Semplice no? Allora a quel punto scegli il libro che preferisci, rigorosamente usato, e il tuo sguardo si posa su quelle cifre pallide. Poi decidi. Intanto il tempo passa, osservi, ti guardi attorno, lo annusi quel libro, perchè l’odore, il profumo della carta d’annata, resa fragile dal tempo, è più buono, buono come è stato per me vedere il mare in una primavera ancora acerba, quasi autunnale. Un mare grigio, forte insieme al vento e alla pioggia che lo hanno avvicinato ai miei occhi, mare amico. I lidi ferraresi, Ferrara, Comacchio, le biciclette, i gabbiani che giocano, le seconde case silenziose, il pranzo pasquale dei nonni, gli ideali, la piadina, quella vera, il sabato sera davanti alla tv, la trattoria Rana, attesissima, sulla via del ritorno, in compagnia di Lance e Fra, una bottiglia di Sangiovese e varie pietanze tipiche, elogio della semplicità. Tornare a Torino è stata dura. Mi piace l’Emilia Romagna, mi fa ricordare ciò che non ho visto, mi arricchisce. Alla fine il libro non l’ho scelto, i libri non dovrebbero avere un prezzo, i libri sono di tutti.

Minolta XD7 + Fujicolor Pro 400H

2 commenti
  1. Daniele Milano ha detto:

    Piotta apprezzo sempre

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