14/10/2015film Lascia un commento bivacco regondi. Oppure la rivincita della Mju. Persa, dozzine di giorni fa in uno squallido locale di un’incompiuta cittadina, ricomprata poi dal buon amico Matteo per poche lire e caricata di 36 pose per questa prima uscita informale al Bivacco Regondi, insieme a Rolli e quattro tedeschi incontrati lassù. Poche parole e tanti silenzi, desiderati. E poi questi scherzi dell’iridescenza, che alla temporanea perfezione del digitale ci fanno un baffo, ma un baffo importante, tipo quelli di Salvador. Ho messo anche quelle fotografie in questo “articolo”, perchè chi ha occhi possa accorgersi dell’imperfezione della perfezione, scusate la replica. Comunque la Mju è una macchina fotografica e queste fotografie, perdonate la pretesa, vorrei dedicarle alla fragilità dell’uomo, che possa ricordarsi sempre di quel nove ottobre 1963, di quello stupro ostentato e di quella memoria troppo spesso dimenticata. E alla bellezza delle pellicola, che mi coglie sempre impreparato. E anche un pò a Nick, Let Love In, mofos! Olympus mju + Fuji Superia X-TRA 400 + Fujifilm x100s Share this:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)Mi piace:"Mi piace" Caricamento... Correlati